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giovedì 28 aprile 2011

Malattie da stress

Cos’è lo stress e che rapporto ha con la salute?

Tutti, quando siamo sottoposti a tensioni emotive (malattie importanti, nostre o di congiunti), a esperienze frustranti (superlavoro, mobbing, disoccupazione) o dolorose (lutti, separazioni) ci ammaliamo più frequentemente e più difficilmente guariamo dai malanni. Non è un caso, si tratta di stress. È, cioè, quello stato di tensione che si instaura nel nostro organismo quando è sottoposto a stimoli emotivi o fisici negativi.

La risposta allo stress - dicono gli esperti - si divide in tre fasi. Nella prima, chiamata “di allarme”, il corpo individua la ragione del disagio e si prepara a combatterla oppure a evitarla: le ghiandole endocrine secernono ormoni che aumentano il battito cardiaco, il ritmo della respirazione, la glicemia e la traspirazione. Le pupille si dilatano e la digestione rallenta. Negli animali questo è il momento del pericolo, della fuga o dell’attacco. Una volta cessato l’allarme l’organismo entra nella fase “di resistenza”, ossia prova a riparare gli eventuali danni provocati dallo stress durante la fase precedente. Se però il periodo di resistenza persiste si passa alla terza fase o “dell’esaurimento”: le riserve di energia si esauriscono, l’individuo è fisicamente ed emotivamente spossato. Ebbene, questa è la fase nella quale nella nostra specie può instaurarsi una malattia, una malattia da stress appunto.

Cosa sono le malattie da stress?

Si tratta di patologie, in genere di natura multifattoriale, provocate o aggravate da una situazione stressante persistente, che non si risolve. In termini fisiologici, da un’alterazione protratta nel tempo del sistema neurovegetativo ed endocrino. Sono oggi sufficientemente definiti i rapporti tra stress cronico e patologie cardiovascolari, ma anche gastrointestinali e dermatologiche. Meno chiari, paradossalmente, sembrano essere i rapporti tra stress e malattie psichiatriche (per esempio la depressione) e neurologiche (come le demenze).

Secondo alcune teorie, tutte da confermare, una forte e continua tensione emotiva non solo sarebbe in grado di scatenare, provocare o aggravare determinate malattie ma anche di modificarne il decorso, la durata, l’efficacia delle cure: insomma se molto provati psicologicamente si guarirebbe con maggiore difficoltà tanto dal raffreddore quanto dai tumori.

Quali sono le malattie gastrointestinali legate allo stress?

Il sistema digerente è molto influenzabile dallo stress cronico, che infatti è riconosciuto come fattore aggravante, a volte addirittura determinante, di ulcere e infiammazioni intestinali. Le ulcere gastroduodenali sono provocate da un’eccessiva produzione di succhi gastrici, da ipersensibilità della mucosa dello stomaco, o, come oggi si ritiene accada nella maggioranza dei casi, dalla presenza nello stomaco del batterio Helicobacter pylori. Le ulcere causano nausea, acidità e dolore, a volte così intenso da impedire le normali attività quotidiane. Il meteorismo e l’aerofagia, la cui causa principale risiede in genere nelle abitudini alimentari errate o nella predisposizione di chi ne soffre, possono essere comunque influenzati dallo stato emotivo.

C’è poi la sindrome dell’intestino irritabile, ossia una forma di colite che non comporta lesioni del colon ma solo disturbi della sua fisiologia. È tipicamente caratterizzata dall’alternanza di periodi di stipsi e di diarrea accompagnati da crampi (dolori) all’addome. Non conosciamo in realtà l’origine di questo disturbo ma sappiamo che si manifesta con maggiore frequenza negli individui soggetti a stress, negli emotivi, negli ansiosi. Sembra quindi che abbia una natura prevalentemente psicosomatica.

Quali sono le malattie della pelle stress-correlate?

Lo stress cronico può contribuire ad aggravare o a scatenare diverse malattie della pelle. Una di queste è l’eczema, un’infiammazione che accompagna il 30-50 per cento della totalità delle manifestazioni cutanee, per esempio la dermatite allergica e quella seborroica. Rientrano nella definizione di eczema diverse lesioni: macule, papule, vescicole, pustole, squame. La psoriasi (chiazze eritematose, rosse, ricoperte da squame secche e biancastre) e la vitiligine ( zone tondeggianti depigmentate nelle quali la melanina è del tutto assente o presente in quantità ridotta), nonostante siano manifestazioni cutanee differenti, hanno in comune alcune caratteristiche fondamentali. Hanno entrambe una forte componente genetica o autoimmune (non a caso, infatti, si presentano in alcune famiglie e mai in altre) ma perché si manifestino devono in genere sommarsi anche condizioni di origine non genetica. Sebbene certezze non ce ne siano, molti esperti concordano nel dire che un trauma o uno stress psicologico possano agire da fattore scatenante.

L’ansia può provocare una crisi di asma?

Molti disturbi respiratori possono essere provocati da ansia e da stress: apnee notturne e iperventilazioni, per esempio, possono - secondo alcuni - essere scatenati da forti stati di ansia. Il respiro rapido (iperventilazione), quando non dipende da malattie cardiopolmonari, può essere la manifestazione di stati ansiosi profondi: l’iperpnea degli attacchi di panico è un esempio tipico di quanto stiamo affermando. Sono noti da tempo, e abbondantemente documentati, i rapporti tra asma e infiammazioni bronchiali, allergie, infezioni, inquinanti atmosferici e presenza in famiglia di altri soggetti asmatici. Tuttavia una crisi asmatica, naturalmente negli individui che soffrono di questa malattia, può essere scatenata anche da uno stato di forte disagio emotivo.

Qual è il legame tra stress e malattie cardiovascolari?

Il rapporto tra stress e malattie cardiovascolari è noto da tempo. In particolare lo stress cronico sarebbe correlato all’ipertensione. Meglio: lo stress, insieme a obesità, fumo, sedentarietà, alterata assunzione di sodio, abuso di alcool, età, sesso, gruppo etnico, familiarità, è uno dei fattori di rischio dell’ipertensione. A sua volta la pressione elevata, costringendo il muscolo cardiaco ad un continuo stato di tensione, può provocare scompenso, ischemia, angina, e perfino infarto. Anche le pareti delle arterie, continuamente ‘ stirate’ dall’ipertensione, possono subire danni: piccole lesioni dello strato cellulare interno, che aprono la porta all’arteriosclerosi, e rottura.

È vero che lo stress può bloccare il ciclo mestruale?

Un forte stress mentale o fisico, un grande trauma psicologico, può causare amenorrea, ossia assenza del flusso mestruale, un disturbo che colpisce circa 30.000/50.000 donne ogni anno. Oltre alle donne esposte allo stress mentale magari perché impegnate in professioni che lo richiedono , sono tipiche vittime dell’amenorrea le sportive e le donne sottopeso. Quando associato a calo ponderale o all’eccessivo esercizio fisico si pensa che l’amenorrea derivi da una carenza di energia e di nutrienti : questa situazione infatti dà luogo a segnali che inducono il cervello a interrompere la secrezione ciclica dell’ormone che stimola il rilascio di gonadotropina, di ormone luteinizzante e, quindi, a bloccare il ciclo mestruale. Anche la variante psicogena dell’amenorrea viene messa in relazione a un deficit energetico e di macronutrienti.

© Il Pensiero Scientifico Editore

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