Ricerca personalizzata

VISITATORI

sabato 3 ottobre 2015

Tra ferri e gomitoli antistress “a colpi” di dritto e rovescio

Dilaga anche a Modena la moda del fare la maglia Negozi, circoli, aperitivi. E tra i fans anche uomini
Sabato, giornata calda. All'imbrunire, ferri in mano - scorgo anche qualche uncinetto - se ne stanno sedute sulle panchine di fronte a San Francesco circondate da un arcobaleno di lana e cotone. Tutte signore. Alcune giovani, altre non più di primo pelo. Gli uomini latitano. «Per un certo periodo ai nostri incontri ha partecipato anche un uomo. E se cerchi su Facebook - mi suggerì Tiziana quando le strinsi la mano la prima volta - puoi trovare gruppi maschili votati alla maglia». Le ho creduto sulla parola e confesso di non aver approfondito. Magnifico strumento Facebook, non c'è che dire. Eppure, dopo anni, continuo a essere diffidente persino con il mio stesso profilo. Lei, Tiziana, sferruzza seria. Serena, pare in un mondo parallelo scevro di ansie e turbamenti. Ogni tanto scambia un sorriso con un'amica del Circolo di Penelope, consesso dei quindici (cifra che però ondeggia) «nato nel mio negozio in modo molto spontaneo» e diventato associazione culturale nel 2009.
Ecco a voi l'interpretazione nostrana e molto intima dello knitting bar di matrice anglosassone (da “to knit”, fare a maglia, annodare), trovata modaiola che da alcuni anni cavalca spavalda la cresta dell'onda. Lo dice Harvard: lavorare a maglia è terapeutico e rafforza il sistema immunitario. Chi “fa la calza” tiene lo stress al guinzaglio, frena i bollenti spiriti della pressione sanguigna, esorcizza demenza e Alzheimer.
Possiamo dunque sostenere che il knitting è la nuova, anzi antica e rivalutata, panacea per tutti i mali? Neppure l'autorevole università del Massachusetts osa sottoscrivere tale affermazione. Di sicuro darsi da fare con dritto e rovescio oggi è molto cool. Perlomeno in Inghilterra e Negli Stati Uniti. Pare infatti che le star habitué di tappeti rossi e lustrini siano ad un passo dall'ossessione maniacale.
«Nel nostro paese, se in sala d'aspetto ti metti a lavorare a maglia, susciti ancora un certo stupore. Ciò non toglie che negli ultimi anni siano in molti a cimentarsi con ferri e gomitoli. Non soltanto le nonne, ma anche ragazze giovani nonché bambine di dieci, dodici anni». Tiziana Soncini è anima e cuore di Dritto e Rovescio, tempietto della lana e del cotone al civico 144 di Piazzale San Francesco. Una bottega magica. Ha infatti il raro potere di illuminare persino i giorni neri come la pece. Sarà per i suoi cangianti inquilini, gomitoli tanto vivaci da sembrare vivi. O forse sarà per la presenza rassicurante della loro premurosa “mamma”. Di una gentilezza sobria ed essenziale, Tiziana è del tutto disinteressata all'effimera luce della ribalta. Che “to knit” sia un'attività molto “stilosa” la lascia indifferente. Lei ha sempre seguito il cuore e ha voluto condividere le proprie inclinazioni. Punto.
«Mia zia, in casa, aveva un piccolo maglificio. Insieme a mia madre mi ha trasmesso una passione che sin da piccola ho iniziato a coltivare con entusiasmo. È vero, accostare i colori è terapeutico, genera benessere. Al pari dello yoga, lavorare a maglia aiuta infatti a gestire meglio lo stress ed è anche un modo di stringere nuove amicizie. È proprio questo che mi lega alla maggior parte delle clienti che in Dritto e Rovescio identificano un luogo di incontro privilegiato: un rapporto di sincera amicizia».
Ma oltre alla bottega dei gomitoli magici quali sono gli anfratti cittadini deputati al knitting? «Il Circolo di Penelope in calendario ha sempre diverse attività che si adeguano alle stagioni. Quando infatti il clima lo consente spesso ci troviamo al parco Ferrari per un aperitivo in maglia. Oppure, qui in San Francesco, organizziamo cene al bar Massimo e Rossella. Inoltre, ogni quindici giorni, è Fusorari cibi e viaggi a ospitare il gruppo della lana e dei filati in piazzale


Sono tentata, lo ammetto. Ricordo che da bimba ero convinta di poter confezionare con i ferri sciarpe magnifiche da regalare a Natale alle mie petulanti e perfette cuginette. Peccato che il confronto con la loro abilità fosse impietoso. Che sia giunto il momento dei riscatto?

TRATTO DA: http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2015/06/28/news/tra-ferri-e-gomitoli-antistress-a-colpi-di-dritto-e-rovescio-1.11679581?refresh_ce

Nessun commento:

Posta un commento